Mamma, lo sapevi che...

Il massaggio per neonati:
perché è importante e cosa usare per farlo 

Il momento del massaggio infantile è qualcosa che va oltre la dimensione fisica. Il contatto tra la mamma e il suo bambino contribuisce a consolidare il legame tra i due, oltre a essere molto rilassante e gratificante per entrambi. 

Il massaggio al bambino è una pratica diffusa e imparare a eseguirlo correttamente non è impossibile. Inoltre, può essere una splendida avventura nella quale coinvolgere anche il papà del bambino. Infatti, latto del massaggio produce una serie di benefici fisici, ma anche psichici ed emotivi sia al neonato che ai genitori.

Esistono davvero molti tipi di massaggio infantile, ognuno con tecniche e modalità proprie e alcuni esempi sono: il massaggio Shiatsu, il massaggio indiano, il massaggio svedese. In Occidente, le tecniche di massaggio infantile sono state sviluppate e diffuse da Vimala McClure (fondatrice della IAIM – International Association of Infant Massage, da cui deriva l‘AIMI – Associazione Italiana Massaggio Infantile) che, prendendo spunto dal massaggio indiano, e inserendo elementi del massaggio svedese, dello yoga e della riflessologia plantare, ha ideato un nuovo metodo nel quale, durante l’esecuzione del massaggio, è significativo anche l’uso della voce. 

Prima di scegliere il massaggio più adatto per il proprio bambino è sempre bene affidarsi al consiglio del pediatra di famiglia, il quale saprà indicare il miglior percorso da intraprendere. 

Perché praticare il massaggio ai neonati

Bisogna considerare che quando il feto si trova ancora nell’utero materno viene in qualche modo “massaggiato” dal liquido amniotico, come se si trattasse di carezze “naturali”. 

Il tatto è il primo senso che si sviluppa (intorno alla sesta e la nona settimana di gestazione) e la pelle è l’organo di senso più esteso che rappresenta un collegamento diretto con il mondo esterno.

Tutti questi fattori contribuiscono a far comprendere quanto il massaggio ai neonati, quindi il contatto vero e proprio tra mamma e bambino, possa essere non solo naturale, ma anche di grande beneficio per entrambi. 

Il massaggio infantile agevola il bonding” 

Il legame speciale tra bambino e madre viene definito con il termine “bonding”, dall’inglese “bond” che significa, appunto, legame.

L’insieme della gestualità del massaggio, del contatto e dell’amore con il quale questa attività viene svolta contribuisce allo sviluppo del legame affettivo tra figlio e genitore; produce un senso di benessere nel bambino e di maggiore sicurezza nella madre che sentirà accrescere le sue capacità di accudimento. 

Un massaggio, molti benefici 

I benefici che derivano dal massaggio sono davvero molteplici. 

Oltre a un senso generale di benessere, il massaggio infantile risulta molto utile anche in casi di stipsi o colichette del bambino. 

Secondo la medicina tradizionale cinese e la sua Teoria dei Cinque Movimenti, la pelle è l’espressione esterna dell’elemento “metallo” cui corrispondono, dal punto di vista emozionale, l’ansia e la tristezza.

Riassumendo, quindi, i benefici del massaggio infantile sono:

  • procurare piacere e divertimento sia al bambino che ai genitori
  • generare benessere emotivo 
  • migliorare le condizioni di salute 
  • favorire lo sviluppo cognitivo
  • migliorare il legame genitori-figli 
  • avere un effetto rilassante
  • ridurre problemi minori, ma frequenti e disturbanti nel bambino (coliche, agitazione, disturbi del sonno, stipsi)

Come fare il massaggio infantile

Una volta individuato il massaggio più corretto per il proprio bambino si può finalmente iniziare.

Prima di tutto è necessario trovare un ambiente confortevole sia in termini di temperatura, sia in termini di eventuali interferenze esterne, come luci troppo forti o rumori fastidiosi.

Il bambino dovrà restare solo con il pannolino per cui è importante che la stanza sia perfettamente adeguata ad accoglierlo al meglio. 

Successivamente, è importante chiedere “il permesso” al bambino per iniziare. Questo significa mettere in atto tecniche definite come “tocco di rilassamento” e “mani che riposano” che rappresentano una forma di primo contatto e di rispetto verso il piccolo e che aiutano a sciogliere tensioni, qualora ce ne fosse bisogno

A questo punto si può partire rispettando il seguente ordine:

Gambe: le mani della mamma abbracciano e scivolano lungo la gamba del bambino simulando un po’ il movimento di una “vite”. In questo modo si può favorire la circolazione e il rilassamento. 

Piedi: avviene tutto a livello della pianta del piede dove la 

mamma, con i pollici, scorre dai talloni verso le dita imprimendo una leggera pressione. Successivamente, è possibile massaggiare ogni singolo dito roteandolo leggermente.

Torace e addome: la mamma posiziona le mani aperte con i palmi direttamente a contatto con la pelle del bambino e le porta ripetutamente verso l’esterno, come fossero delle carezze.

Schiena: con il bambino in posizione prona, la mamma esegue movimenti rotatori dalle spalle al sederino posizionando le mani una davanti all’altra.

Braccia e mani: la mamma circonda il braccio del bambino con le mani, percorre il braccio dalla spalla al polso compiendo dei lievi movimenti di spremitura. Successivamente, posiziona il pollice al centro della mano del bambino e fa roteare una ad una tutte le dita.

Viso: la mamma compie movimenti molto delicati e circolari facendo attenzione a non infastidire il bambino.

Questa sequenza è molto importante perché si passa dalle zone meno vulnerabili fino a quelle più sensibili.

Durante il massaggio è necessario anche utilizzare un olio vegetale, come l’Olio di Mandorle Hoffmann Natural.

Perché usare l’olio di mandorle

I ricercatori del dipartimento di pediatria dell’Università di Pune (India) hanno condotto uno studio sull’assorbimento transcutaneo dell’olio da massaggio nei neonati.

Obiettivo dello studio era quello di capire se gli oli con cui si massaggiano i neonati influiscano o meno nella composizione e nel tasso di acidi grassi presenti nel sangue dei bimbi e comparare gli effetti di diversi tipi di oli, saturi e non saturi.

Più i prodotti sono semplici, con pochi ingredienti, meglio è per la loro pelle perché si evitano rischi inutili. L’ideale è l’utilizzo di oli puri, come l’olio di mandorle appunto, spremuti a freddo, senza nessun profumo o con l’aggiunta di profumazioni delicate purché prive di allergeni.