Mamma, lo sapevi che...

Sport in gravidanza: cosa fare e non fare

Praticare attività fisica quando si è in dolce attesa genera diversi e importanti benefici sia per la mamma che per il bambino, a patto che sia concordata con il ginecologo e supportata da un’alimentazione sana e corretta.

La gravidanza è un momento magico, da vivere in perfetta armonia psicofisica in cui il benessere del corpo conta quanto quello psicologico. L’attività fisica è, quindi, raccomandata per una donna incinta sana e senza complicanze nella gestazione.

Contrariamente a quanto spesso si sostiene, la sedentarietà in gravidanza non aiuta il benessere della futura mamma, in quanto è responsabile di un eccessivo aumento di peso che a sua volta può causare problemi al feto e aumentare il rischio di riscontrare il diabete gestazionale.

I benefici di praticare un’attività fisica durante i 9 mesi sono ormai diversi: 

  • mantiene attivi i muscoli, soprattutto quelli dorsali e paravertebrali su cui si scarica il peso del pancione, migliorando la postura e allievando il mal di schiena
  • protegge il sistema cardiocircolatorio, riducendo l’accumulo di liquidi, che provocano il classico gonfiore alle gambe;
  • migliora l’umore della donna rilasciando endorfine, l’ormone della felicità;  
  • attenua il rischio di diabete gestazionale.

Sport e il primo trimestre di gravidanza 

In questo periodo avviene la nidazione nell’utero dell’ovulo fecondato e il feto inizia la sua prima fase di vita. Esiste una “regola aurea”, quindi, relativa allo sport in gravidanza nel primo trimestre: se si praticava sport prima della gravidanza, si può continuare a praticarlo anche in questa fase iniziale, ma in forma più leggera.

Se non si praticava sport prima della gravidanza
, allora è sconsigliabile iniziare proprio ora, è meglio attendere il secondo trimestre, quando scompaiono le nausee e le variazioni ormonali.
Questo è un periodo di maggior stabilità emotiva e si ha più consapevolezza di ciò che sta succedendo, per tal motivo che si può iniziare a praticare un po’ di attività soft:

  • Camminata: attività semplice alla portata di tutti, ottima per ossigenare corpo e mente. Bastano 30 minuti di camminata per portare benefici. Per il bambino equivale ad una dolce ninna nanna. E’ importante ricordare di indossare indumenti comodi, bere molta acqua e di fermarsi in caso di crampi e dolori.
  • Nuoto: è consigliabile lo stile libero, poiché aiuta l’allungamento della schiena e l’acqua agevola i movimenti senza affaticarsi troppo. Nel terzo semestre, invece, è preferibile fare nuoto libero, in quanto consente alla futura mamma di rilassarsi e di muoversi lentamente.
  • Yoga: oltre a favorire l’elasticità delle articolazioni, la fluidità dei movimenti e l’allungamento dei muscoli, migliora la postura, l’equilibrio e la respirazione
  • L’esercizio con la palla: lavorano sulla zona del pavimento pelvico. Lo stretching aiuta ad allungare la colonna vertebrale e i muscoli favorendo la circolazione, prevedendo crampi e mal di schiena.

Ascoltare i messaggi del proprio corpo, non esagerare e avere buon senso sono le prime raccomandazioni da tenere presente. In linea generale dopo il settimo mese è sconsigliabile praticare sport ed è non andrebbero praticati gli sport di contatto o che possano generare urti improvvisi o gli esercizi che obbligano a rimanere ferme in piedi o distese sulla schiena, soprattutto se la gravidanza è a uno stadio avanzato. Per chi ama la montagna, durante i 9 mesi è sconsigliabile praticare sport sopra i 2500 metri

In questo periodo così magico, non occorre diventare delle super atlete, ma adottare uno stile di vita corretto.